Giulio Formenti

Chi sono?

Laureato in Scienze della Natura nel 2015. Membro del Consiglio Direttivo di AmiSta.  
Rappresentante dei Dottorandi nel Senato Accademico dell’Università degli Studi di Milano.

Giulio Formenti, milanese, mi sono laureato in Scienze della Natura alla Statale di Milano presentando una tesi sulle origini evolutive della Corea di Huntington, una terribile malattia neurodegenerativa per la quale ad oggi non esistono cure. Ho poi proseguito il medesimo studio con un assegno di ricerca e a ottobre 2015 ho iniziato il Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali nel Laboratorio di Biologia delle Cellule Staminali e Farmacologia delle Malattie Neurodegenerative diretto dalla Prof.ssa Elena Cattaneo alla Fondazione INGM presso il Policlinico, dove lavoro attualmente.

Questa sintetica e asettica descrizione rende poco conto del tortuoso percorso che mi ha portato dove sono ora. I miei anni universitari sono stati molto intensi. Commercialista di formazione e appassionato di letteratura per motivi “sentimentali”, con una rotazione di 360° gradi in rigoroso ossequio all’impulso di ribellione adolescenziale, mi iscrissi ad una laurea scientifica: una scelta che ritengo valida ogni giorno di più. Come se non bastasse, coinvolto così per caso verso la fine del primo anno da un amico dei tempi del liceo, per buona parte dei miei anni di studi ho fatto il rappresentante degli studenti all’interno del mio corso di laurea e poi in alcuni altri organi universitari, come l’ente per il Diritto allo studio.

Non l’avessi fatto mai! E’ stato come entrare in un vortice spazio-temporale e per uscirne solo 5 anni dopo, profondamente cambiato. Per rendere l’idea, ho sentito da qualche parte che la Statale ha 70 sedi universitarie a Milano: bene, credo di averle visitate quasi tutte. Sapevate ad esempio che sotto la Cà Granda ci sono cripte piene di scheletri? Che abbiamo uno studio televisivo a Sesto Marelli? Un tesoro di opere d’arte in un caveau in Ripamonti? Tre orti botanici sparsi per la Lombardia? E l’elenco tende a infinito…

La vita in Statale

Iscrivermi alla Statale è stata per me una scelta di vita. Uno di quei momenti piccoli come farfalle ma decisivi come atti costituenti che ha influenzato per sempre il mio percorso umano e professionale.

E il dottorato stesso è una scelta di vita. Nonostante le difficoltà, ci ritroviamo spesso ad amare follemente ciò che facciamo. Per questo dovremmo, nonostante il tempo sia nostro tiranno, coltivare il senso di appartenenza ad una più ampia comunità intellettuale la quale, se messa a sistema, può offrirci ancora grandi opportunità di crescita umana e professionale a tutti i livelli. Lo credo fortemente e per questo mi sono impegnato in AmiSta, entrando anche a far parte del Consiglio direttivo.

Perchè iscriversi ad AmiSta?

Abbiamo ancora tanta strada da fare insieme. Potremo organizzare ritrovi, manifestazioni culturali e sociali o, molto più prosaicamente, grandi e belle feste! Come soci potremo accedere a servizi qualificati e continuativi per la carriera accademica o il mondo del lavoro, che di volta in volta verranno avviati (mi riprometto, in seno al direttivo, di proporre accordi con l’Università Statale per consentire ai soci di AmiSta, a vantaggiose condizioni, l’accesso a gli e-journalalle banche dati e alle biblioteche, il mantenimento di un’email istituzionale, la possibilità d’uso degli spazi dell’Ateneo, l’accesso ad attività funzionali al placement, etc.). Inoltre, lavorando fianco a fianco con i canali ufficiali dell’Università,  potremo concretamente favorire la disseminazione e l’impatto nel mondo del nostro lavoro e delle nostre ricerche.

Lo ammetto, quello che vi suggerisco ora è quasi un atto di fede. AmiSta non può crescere senza il nostro contributo. E la Statale può offrirci ancora tante opportunità di crescita. Allora non perdiamoci di vista: iscrivetevi ad AmiSta, non ve ne pentirete!

Giulio